Lo scorso anno circa 6 milioni di italiani hanno cambiato fornitore luce, oltre 3 milioni quello del gas eppure, secondo l’indagine* commissionata da Facile.it all’istituto di ricerca Annalect sono ancora tanti, circa 6 milioni, coloro che hanno remore a farlo e, spesso, dietro questa scelta, si nascondono una o più paure infondate. Dal timore di dover pagare costi extra a quello di restare al buio, o peggio al freddo, ecco 6 falsi miti da sfatare.
Cambiare operatore costa?
La paura più comune, indicata dal 14% tra chi non vuole cambiare contratto, è quella di dover pagare per passare al nuovo fornitore. Si tratta di un timore infondato poiché, nella stragrande maggioranza dei casi, il passaggio è gratuito e non comporta spese aggiuntive. E sebbene la legge consenta alle società energetiche, solo ed esclusivamente in caso di contratto con prezzo bloccato e durata determinata, di inserire una clausola di recesso, nella realtà questa pratica è quasi del tutto assente e, in ogni caso, è sempre indicata nel contratto; il consiglio è di leggerlo con attenzione prima di siglarlo.