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Economia/Imprese

Risorse umane al centro della ripresa

capitale umano

L’importanza di investire nel capitale umano qualifi cato per uscire dalla crisi. Nella sola città di Milano il numero di piccole imprese che fa formazione è salito nell’ultimo anno dal 41 a oltre il 52%. L’analisi sulla situazione e il parere di esperti, manager e istituzioni

Speciale Risorse umane – Parte prima

Investire sul capitale umano per affrontare la ripresa con la giusta organizzazione e le giuste competenze. Il monito arriva da piu parti, Governo, associazioni imprenditoriali, di categoria e dagli imprenditori stessi. E nonostante le flessioni e i cali che si sono registrati nell’ultimo anno, sul fronte della formazione, gli investimenti, almeno in Lombardia, non vengono “sacrificati”. Come spiega infatti Alberto Meomartini, presidente di Assolombarda, la recente indagine annuale sul lavoro a Milano, svolta da Assolombarda e CGIL CISL UIL, conferma che quella milanese e una delle realta leader per volume di formazione attivata: il tasso medio di diffusione delle attivita formative e infatti a Milano pari al 70% e il numero di piccole imprese che “fa” formazione e salito nell’ultimo anno dal 41 a oltre il 52 %.

“Milano e la Lombardia – spiega il presidente Meomartini – si confermano come un vero e proprio “sistema” di formazione continua: basti pensare che, solo per Fondimpresa, sul territorio regionale si concentrano il 25% dei piani formativi autorizzati a livello nazionale (di questi l’11% di imprese milanesi), pari al 35% delle risorse complessive a disposizione”. Secondo l’ultimo Rapporto 2010 dell’Unioncamere, il calo di posti di lavoro sta frenando: sono 830mila le assunzioni previste per quest’anno dalle imprese, 50mila in piu rispetto al 2009. Il saldo tra entrate e uscite rimane pero ancora negativo: -1,5% il calo atteso per l’occupazione nei 12 mesi, migliore del 2009 (-2%). Il tasso di entrata si attesterebbe poco sopra il 7% (era il 6,8% nel 2009), mentre il tasso di uscita si colloca all’8,6% (era l’8,7% nel 2009), arrivando cosi a un saldo di -1,5%. Quasi la meta delle nuove assunzioni riguardera figure ad alta specializzazione professionale e proprio per questo motivo sara indispensabile investire sulle competenze. “Il sistema produttivo locale – prosegue il presidente di Assolombarda – ha bisogno di risorse umane sempre piu qualificate e di dedicare la massima attenzione alla formazione del personale affinche l’economia possa ripartire.

Su questo fronte, per fortuna, Milano e la Lombardia costituiscono una realta avanzata. L’aver acquisito una piena consapevolezza del legame tra la risorsa-uomo e la catena del valore aziendale – grazie anche all’azione svolta da Assolombarda e dalle altre associazioni imprenditoriali della regione – ha fatto si che la “cultura” della formazione abbia trovato piena cittadinanza nel nostro sistema produttivo milanese e lombardo”. Quali i profili piu ricercati? Se da una parte sembra perdere quota la padronanza di sapere e conoscenze, di contro tendono ad affermarsi “le capacita creative e interpretative dell’uomo e il profilo di competenza del lavoratore della conoscenza e legato a doppio fi lo alla capacita di esprimere il proprio potenziale individuale – prosegue Meomartini -. Sia l’imprenditore (nel caso delle piccole e medie imprese), sia il top manangement (per i grandi gruppi), devono affi darsi a persone che condividono la loro tensione verso l’obiettivo”. Il collaboratore ideale puo essere idealmente dipinto come “colui che opera in modo autonomo in contesti professionali dove puo pensare conla propria testa, prendere decisioni e sviluppare strategie senza il sostegno della gerarchia, indipendentemente da posizione e titolo ricoperti”.

Un ruolo centrale sul fronte della formazione e giocato dal mondo accademico chiamato a formare giovani a elevata qualificazione e capaci di dare il proprio fondamentale contributo alla crescita e alla tenuta competitiva del sistema economico e di tutto il sistema-paese. “Ma all’universita e oggi sempre piu richiesto anche di diversifi care il suo campo di attivita tradizionale e allargare il proprio tradizionale bacino di utenza per investire maggiori risorse nell’aggiornamento professionale e nella formazione continua, in un rapporto di collaborazione continuativo con le imprese – spiega Alberto Meomartini -. Solo andando in questa direzione – offrendo, cioe, innovazione sul piano conoscitivo e preparazione professionale a livelli elevati – l’universita puo rivendicare il ruolo che le compete di titolarita di tutti i processi formativi e conferire all’idea di autonomia il signifi cato piu pieno di capacita progettuale e competitiva”. Universita a parte sono diverse le strade da percorrere, soprattutto per quanto riguarda i fi nanziamenti alle imprese che vogliono investire sulla formazione: si puo infatti attingere a moderni strumenti di finanziamento della formazione continua come Fondimpresa e Fondirigenti, i due fondi interprofessionali pensati dal Sistema Confi ndustria e dalle Confederazioni Sindacali per aiutare le imprese ad aggiornare le professionalita di chi vi lavora. “Fondimpresa, ad esempio, prevede un’apposita linea di fi nanziamento e programmi formativi per la riqualificazione dei lavoratori in cassa integrazione o in mobilita. Anche Fondirigenti ha messo a punto interessanti iniziative rivolte a manager temporaneamente disoccupati, come il progetto ‘’Professional Faculty’’ che ha l’obiettivo di valorizzare le competenze dei dirigenti, anche in un ruolo di docenti e formatori aziendali, attraverso un programma dedicato di selezione e training”.

Il ruolo di Assolombarda
Da parte sua Assolombarda sta lavorando per integrare le funzioni classiche di supporto e servizio alle imprese con la capacita di leggere e interpretare in prospettiva le esigenze del tessuto produttivo al di la dei fabbisogni contingenti. “Cio signifi ca aiutare le imprese a guardare in avanti e attingere alle fonti esterne di conoscenza come strategia per fronteggiare la crisi e i rischi generati da mercati imprevedibili – spiega il presidente Alberto Meomartini -.Accanto alle iniziative a sostegno della formazione continua per il personale delle imprese, e fondamentale lo sviluppo di un sistema continuativo e strutturato di dialogo e collaborazione col sistema scolastico e universitario, a sostegno della qualita dei processi educativi e del livello di competenza dei giovani in uscita dal circuito formativo”. Ad esempio, per quanto riguarda le relazioni universita-impresa, esiste sul territorio un importante patrimonio di progetti e buone pratiche che cresce ogni anno grazie all’impegno di Assolombarda. Obiettivo di queste iniziative (gli oltre 25 mila stage aziendali eff ettuati ogni anno delle universita milanesi, i Master in apprendistato di alta formazione, le iniziative di trasferimento tecnologico, i Dottorati di Ricerca “executive”) e di incrementare la catena della produzione e della circolazione delle conoscenze attraverso la creazione di reti tra mondo accademico e sistema produttivo.

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