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Nuova Caledonia, l’eden francese degli antipodi

La Nuova Caledonia: agli antipodi dell’Europa eppure così francese, così legata alla madrepatria, ma inevitabilmente esotica. L’arcipelago, che ha lo status di Paese francese d’Oltremare, è stato scoperto da James Cook nel 1774 ed ecco spiegato perché porta il  nome storico della Scozia

Situato nel cuore del Pacifico del sud, a est delle coste australiane, è formato dalla Grande Terre, l’isola principale che si estende su oltre 500 Km di lunghezza, dalle isole Bélep, dall’Isola dei Pini, dalle Isole della Lealtà e da una miriade di atolli non abitati. Tutti circondati da un mare di vetro e da una fantastica barriera corallina. Battezzata “l’isola più vicina al paradiso”, la Nuova Caledonia dispone di un patrimonio naturale e culturale unico, che la rende una destinazione di forte appeal, decisamente fuori dal comune. Nouméa, la capitale, è una città ricca di mete interessanti, tra cui il centro culturale di Tjibaou, progettato da Renzo Piano.

Si tratta di un moderno edificio dove si possono ammirare opere legate alla cultura dell’oceano e iniziare a scoprire le ricchissime tradizioni melanesiane. In questa terra di pace si mescolano in armonia diverse etnie: europei, nativi di Wallis e Futuna, polinesiani, asiatici, indonesiani e altri gruppi. Tuttavia, in un simile angolo di eden, i veri protagonisti sono la natura e i paesaggi marini. La barriera corallina, con la sua incredibile biodiversità, costituisce uno spettacolo unico non appena si infila la maschera da sub e per godersi lo spettacolo è sufficiente anche solo restare a pelo d’acqua. In questo ecosistema, il secondo più vasto al mondo, con i suoi 1.800 km di lunghezza, trovano dimora più di 1.000 specie di pesci e 6.500 di invertebrati marini.

La laguna, dichiarata Patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 2008, è invece la più ampia del pianeta e ospita un gran numero di varietà protette, quattro diverse specie di tartarughe marine, una tra le più numerose popolazioni di dugonghi al mondo, pesci napoleone, nautili, mante, e centinaia di balene che hanno scelto la baia di Prony per riprodursi da luglio a settembre. La laguna costituisce inoltre una preziosa fonte di informazione per la storia geologica dell’Oceania con le formazioni rocciose di diverse epoche. Ma anche la terraferma offre i suoi spettacoli. Ed è ancora la natura a farla da padrona: sulle isole infatti circa l’80% della flora e il 30% della fauna sono di carattere endemico. E il motivo è da ricercare nelle origini di questa terra e nel suo lungo isolamento, circa 60 milioni di anni, dall’Australia, di cui una volta era parte.

Fra le centinaia di spiagge, degne di nota particolare sono quelle dell’Isola dei Pini. Quest’isola meravigliosa è un’immensa riserva marina il cui nome deriva dagli immensi pini colonna che si susseguono lungo le falesie di corallo e contrastano con spiagge di sabbia bianca e acque cristalline di una bellezza sovrannaturale. L’isola si trova a soli 50 Km da Grande Terre ed è collegata a Noumea con voli diretti e traghetti. Una delle spiagge più belle è quella di Kuto, dove sorgono anche strutture ricettive non invasive del paesaggio e dove al tramonto la gente del luogo si ritrova per la pesca. Ancora: la Baia di Kanuméra è un piccolo eden di sabbia bianca, dove può capitare di nuotare con i delfini e dove è affascinante scoprire i fondali alla base della roccia. La Baia d’Oro, un estuario situato in una posizione riparata, è caratterizzata dal meraviglioso color turchese delle acque. Lungo le sue spiagge di sabbia bianca finissima, si possono ammirare splendide formazioni coralline e fare il bagno in un’acqua senza eguali. Non lontano dall’Isola dei Pini c’è la piccolissima isola di Nokanhui, una perla incastonata nel blu dell’oceano, dove la sabbia sembra borotalco.

La capitale Nouméa è poi una città cosmopolita e di charme, dinamica e allo stesso tempo tranquilla, che ricorda lo stile glamour e vitale di Cannes. La città è all’altezza delle principali città europee in termini di design e avanguardia, pur conservando intatto il fascino delle case coloniali e i colori dei mari del sud. Qui risiede la maggior parte della popolazione del paese (100.000 abitanti). Costruita su una penisola collinosa abbracciata da un’immensa laguna, Nouméa rappresenta il polo economico principale di questa terra e si estende per poco più di 15 km da Anse Vata, una delle più belle spiagge della città, situata a sud, fino ai sobborghi settentrionali di Koutiou e Yahoue. Il centro, che si sviluppa verso ovest lungo la Baie de la Moselle, dispone di un meraviglioso porto che offre riparo a navi da crociera, pescherecci e lussuosi yacht privati. Da non perdere il colorato mercato che anima ogni giorno dall’alba alle 13.00 la Baie de Moselle. Una tappa da non perdere, nel cuore della città, è l’Aquarium des Lagons che, affacciato sulla laguna, presenta una varietà di specie marine per avere un’idea dello straordinario ecosistema caledoniano. Più a ovest si trova Nouville: in questo luogo sorse la prima colonia penale e attualmente è collegato alla terraferma con il materiale di riporto proveniente dalle fonderie di nichel, minerale che costituisce la principale risorsa economica della Nuova Caledonia. Ma forse è il momento di scommettere sul turismo.

Come arrivare
L’aeroporto La Tontouta di Nouméa è servito dalla compagnia nazionale Air Calin. Qui atterrano anche Air Austral, l’unico vettore che mette in comunicazione l’arcipelago direttamente con l’Europa, tramite voli su Parigi, Air New Zealand e l’australiana Qantas.

A cura di LatitudineX