Sistema Moda Italia: arrivano gli aiuti

Accesso al credito, innovazione, energia, ambiente ed eco-compatibilita', lotta alla contraffazione, internazionalizzazione e occupazione femminile. Sono questi in sintesi i sei pilastri, riferite da Cna Federmoda, su cui si basa il piano di azioni del ministero dello Sviluppo Economico per sostenere il sistema moda italiano.
In un momento in cui lo scenario previsionale per il tessile, abbigliamento, moda, calzature e' estremamente allarmante giungono segnali di apertura del Governo rispetto alle istanze avanzate dalle Associazioni Imprenditoriali e dalle Organizzazioni sindacali del settore. ''Siamo estremamente preoccupati dalle elaborazioni dal nostro Centro Studi – ha commentato, Luigi Rossi, presidente nazionale Cna Federmoda – che sulla scorta dell'indagine previsionale condotta indicano per il trimestre in corso una riduzione di ordinativi del 50%, un calo della produzione del 53%, una riduzione delle esportazioni del 33% e un calo del 7% relativo agli investimenti.
Apprezziamo quindi le misure in fase di attuazione per quanto riguarda l'accesso al credito che dovrebbero garantire secondo fonti ministeriali un volano in grado di sostenere 10 miliardi di euro di investimenti''. Risorse per le imprese, spiega l'associazione, dovrebbero poi liberarsi con l'introduzione della previsione della fiscalita' di distretto e su una futura definizione di rete d'imprese.
Trovano momenti di interrelazione le azioni proposte in tema di ambiente e innovazione, l'obiettivo e' di promuovere attraverso la concessione di credito d'imposta, lo sviluppo di prodotti eco-compatibili e bio-compatibili. Sempre attraverso il credito d'imposta, aggiunge la confederazione dell'artigianato, si intendono sostenere gli investimenti dedicati allo sviluppo dei campionari e delle collezioni.
Dal Fondo per l'innovazione tecnologica saranno poi reperite risorse per la sostituzione di prodotti ritenuti nocivi o pericolosi dalla normativa Reach. Ancora, al fine di minimizzare i costi energetici, saranno valutate forme di calcolo dei consumi energetici a livello di distretto e non di singola impresa.
Sulla lotta alla contraffazione il ministro ha garantito un particolare impegno: si partira' con una forte campagna di comunicazione tesa a sensibilizzare l'opinione pubblica, verra' attivato un call center, saranno potenziati i desk anticontraffazione, verranno aumentate le risorse a disposizione della Guardia di Finanza e sara' attivato il Consiglio Nazionale per lotta alla contraffazione.
"Per quanto riguarda questo argomento, verso il quale il mondo delle nostre imprese e' estremamente sensibile, attendiamo il varo del provvedimento in discussione al Parlamento" dichiara il responsabile nazionale Cna Federmoda, Antonio Franceschini. "Per esprimere – aggiunge – un parere definitivo. Quello che auspichiamo e' che rimanga in essere quel momento di confronto che si era istituito con l'Alto Commissario per la lotta alla contraffazione. Un momento che ha permesso alla nostra Associazione di costruire costanti momenti di collaborazione con le Forze dell'ordine preposte a combattere tale fenomeno criminoso, in particolare con la Guardia di Finanza''. La Confederazione riferisca che sono ancora in stand by le risposte alle richieste inerenti la valorizzazione del lavoro femminile (oltre il 65% dell'occupazione del settore).