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Economia/Imprese

Qualità e innovazione: le armi per sconfiggere la crisi

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L’analisi del presidente di Confindustria Lombardia, Giuseppe Fontana, che sottolinea il momento difficile e traccia alcune linee guida per reggere il colpo, oltre a una serie di iniziative di sostegno.Un primo bilancio sui dati dell’economia lombarda 2008

“Per la prima volta in otto anni il pessimismo sembra prevalere sull’ottimismo, le previsioni sull’annualità non sono certamente incoraggianti, ma adesso più che mai è importante investire in nuovi prodotti e processi produttivi”. Parola di Giuseppe Fontana, presidente di Confindustria Lombardia alla luce dei dati economici del terzo trimestre 2008 e della crisi finanziaria che sta colpendo l’economia mondiale. I dati raccolti da Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia, Confindustria Lombardia e con la collaborazione delle Associazioni regionali dell’Artigianato, parlano di un complessivo peggioramento del quadro congiunturale, registrando una diminuzione dei livelli produttivi sia rispetto all’anno precedente (-2,2% a parità di giorni lavorativi) sia nel confronto con il 2° trimestre 2008 (-1,1% il dato destagionalizzato).

Più critica è la situazione dell’artigianato manifatturiero con un calo della produzione del 5,0% su base annua e dell’1,4% (destagionalizzato) rispetto al trimestre precedente. Segnali di preoccupazione per i prossimi mesi provengono dall’andamento degli ordini (sempre più negativi quelli interni e molto meno positivi del recente passato quelli esteri) e dalle aspettative degli imprenditori, condizionate dalla crisi finanziaria in atto a livello internazionale. “Le previsioni sull’annualità non sono certamente incoraggianti, perché dobbiamo ancora registrare gli effetti della crisi finanziaria – spiega Giuseppe Fontana -. Per la prima volta in otto anni le aspettative degli imprenditori vedono prevalere i pessimisti sugli ottimisti, con un saldo negativo del 20%”. La principale criticità riguarda la crisi di liquidità e soprattutto di fiducia che “stanno rendendo più difficile l’accesso al credito per le imprese – prosegue Fontana -. A questo proposito abbiamo già preoccupanti segnalazioni dal territorio. Ma la preoccupazione più forte è nell’intreccio della crisi finanziaria con un mercato dei beni di consumo sostanzialmente fermo: si rischia un vero e proprio blocco dell’economia che va assolutamente scongiurato. Si tratta di un fenomeno trasversale a tutti i settori, che tocca più da vicino le imprese di minori dimensioni”. Per uscire dall’empasse l’unica alternativa è puntare su qualità e innovazione: “Per mantenere alto il livello della competitività è necessario, oggi più che mai – prosegue il presidente di Confindustria Lombardia -, continuare ad investire in nuovi prodotti e processi produttivi e nello sviluppo dei mercati internazionali. La fase che stiamo attraversando aprirà sicuramente nuove prospettive di crescita per le nostre imprese che dobbiamo essere pronti a cogliere”. A sostegno delle imprese, Confindustria ha già indicato e messo in atto una serie di urgenti e mirati interventi: sostegno all’accesso al credito, riduzione del carico fiscale, detassazione degli utili reinvestiti, aiuti per gli investimenti ecologico-ambientali e per la riduzione dei consumi energetici delle imprese, a cui si aggiungono “gli investimenti anticiclici per eccellenza: quelli sulle infrastrutture. Per parte nostra abbiamo evidenziato alla Regione Lombardia l’esigenza di interventi analoghi”. Un altro tema che sarà centrale per il 2009 resta il mercato del lavoro: “Il reperimento di figure tecniche resta ancora oggi il problema più avvertito dalle imprese – commenta Giuseppe Fontana -. Occorre perciò rafforzare la formazione tecnica e sviluppare strumenti come l’apprendistato in coerenza con i fabbisogni di professionalità delle imprese”. Per rafforzare la competitività della Lombardia, Confindustria ha lanciato un appello al mondo della politica, partendo dai parlamentari lombardi: “Abbiamo chiesto loro di fare un Patto sui capitoli di maggiore interesse. La nostra è una Regione all’avanguardia in molti campi e fa parte dei cosiddetti cinque motori d’Europa, che trainano tutta l’economia dell’Unione. La disponibilità, per la nostra Regione, di maggiori competenze e di maggiori risorse per lo sviluppo dell’economia, andrebbe perciò a beneficio di tutto il Paese”. L’impegno più in generale resta quello di mantenere alta e salda l’identità dell’economia lombarda: “Abbiamo preso atto di una situazione eccezionalmente seria e siamo convinti che la Lombardia possa dare un contributo importante ai problemi dello sviluppo e della competitività proprio perché la cultura della crescita è nei nostri cromosomi – conclude Fontana -. Qui ci sono da sempre gli uomini, le idee, la voglia di fare e di rapportarsi e Confindustria Lombardia si adopererà ancora per preservare questi valori, mantenendo il confronto con coloro che sono come noi portatori della cultura dello sviluppo. Un’identità di cui andiamo orgogliosi e che vogliamo vada a beneficio di tutto il Paese”.

testi di Laura Di Teodoro

 

La citazione
Scritta in cinese la parola "crisi" è composta di due caratteri. Uno rappresenta il pericolo e l'altro rappresenta l'opportunità.
John Fitzgerald Kennedy
 
Link utili
www.confindustria.lombardia.it