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Economia/Imprese

Fare cultura per spingere l’innovazione

Dalle soluzioni Mobile a supporto del Business alla gestione digitale dell’informazione aziendale, dall’eCommerce B2c alle tecnologie a sostegno del Made in Italy: a che punto sono le imprese e qual è lo scenario futuro che le attende? Ne ha parlato Federico Barilli, direttore di Assinform, associazione che si occupa di Information technology, in un’intervista realizzata da Alessandro Perego per Wireless4Innovation.

Far crescere, nel management aziendale e nei decisori pubblici, la consapevolezza del ruolo che le tecnologie dell’informazione e della comunicazione possono avere nel favorire l’innovazione e la competitività delle imprese italiane, della Pubblica amministrazione e del "Sistema Paese". Sono questi gli obiettivi che stanno alla base della collaborazione instaurata tra la School of Management del Politecnico di Milano e Assinform, l’associazione nazionale aderente a Confindustria delle aziende di Information Technology operanti sul mercato italiano. Una collaborazione che dura da diversi anni e che riguarda numerose aree tematiche tra quelle presidiate dagli Osservatori ICT & Management: dalle soluzioni Mobile a supporto del Business alla gestione digitale dell’informazione aziendale, dall’eCommerce B2c alle tecnologie a sostegno del Made in Italy.

Proprio in questa prospettiva Alessandro Perego ha intervistato Federico Barilli. Dal 1994 Direttore di Assinform, Barilli – al quale è stato chiesto di illustrare l’ambito di intervento dell’associazione nel contesto attuale dell’ICT italiana, il suo punto di vista sullo scenario che attende le aziende nel prossimo futuro e le prospettive, in particolare, del settore Mobile & Wireless in Italia – si occupa della gestione operativa dell’Associazione, coordinando le attività, le iniziative e i programmi indicati dall’Assemblea, dalla Giunta e dal Consiglio Direttivo di Assinform. In questo lungo arco di tempo, l’Associazione si è profondamente rinnovata. Se nel 1994, infatti, contava circa 20 aziende associate, oggi, anche a seguito di alcune importanti fusioni associative in Confindustria, raggruppa quasi 500 imprese del comparto, tra dirette (circa 200 soci effettivi) e indirette (circa 300 soci aggregati), queste ultime aderenti tramite le sezioni IT di alcune Unioni Industriali del sistema confederale.

Quale scenario sull’ICT in Italia emerge dal più recente rapporto Assinform?
Uno scenario a luci e ombre. Le luci possono sintetizzarsi in due macro aree. Le medie imprese, le cosiddette "multinazionali tascabili", molte delle quali operano nei settori del Made in Italy, più esposti alla concorrenza mondiale e che continuano a crescere come investimento in IT, sostenendo un comparto – quello industriale – nel quale le grandi imprese e, soprattutto, le piccole imprese fanno invece più fatica ad investire.
Le famiglie, che, nonostante la crisi economica incalzante, non sembrano recedere dalla spesa in nuove tecnologie, per uso personale, ma anche sempre più per uso professionale o comunque a scopo di aggiornamento e di acculturamento.
Le ombre sono invece evidenti nel ritardo internazionale. In Italia, nel 2007, la dinamica dell’ICT (+0,9%) è risultata ancora una volta al di sotto di quella rilevata su scala mondiale (+5,5%), nonostante un ritorno di interesse diffuso – se pur ancora troppo limitato – all’Information Technology (+1,6%), da parte delle imprese. Inoltre, si assiste a un calo degli investimenti in TLC, a conferma di una certa "saturazione" del mercato, particolarmente sentita nel mondo della telefonia mobile, con impatti anche sull’IT, sia perché il settore delle TLC è "grande cliente" dell’informatica, sia perché una riduzione degli investimenti nelle reti di nuova generazione significa un uso più limitato dei servizi informatici a valore aggiunto, presso le imprese, ma anche presso le famiglie.

Qual è lo stato di salute delle applicazioni basate su tecnologie Mobile & Wireless, anche alla luce dei risultati dell’Osservatorio congiunto Assinform-School of Management del Politecnico di Milano?
L’Osservatorio Mobile&Wireless Business, ormai alla sua quarta edizione, è oggi l’unica ricerca italiana (e probabilmente anche europea) sull’impatto crescente che le tecnologie Wireless giocano sul business delle imprese, sia pubbliche che private.
Nell’edizione 2008, alla quale si sta già lavorando, emergeranno con maggiore evidenza i driver di questo particolare mercato. Già l’ultima Ricerca pubblicata ha comunque dato indicazioni di grande interesse.
Il mercato M&W – che ha raggiunto nel 2007 un ragguardevole giro di affari, pari a oltre 2,5 miliardi di Euro – si avvia ad essere un mercato strutturato, sia in termini di offerta, più consapevole dei bisogni degli utenti, sia in termini di domanda, più informata sulle applicazioni disponibili e sui relativi impatti nei processi aziendali. Inoltre, i vantaggi delle applicazioni M&W sono sempre più rilevanti in termini di efficienza, per le aziende che le utilizzano e le molte best practice pubblicate nel Rapporto, ne sono un’evidenza tangibile.
Le tecnologie Mobile&Wireless impattano molto sui processi organizzativi e dunque il loro successo è condizionato dal coinvolgimento di tutti gli attori coinvolti, ai diversi livelli. Assinform e la School of Management del Politecnico di Milano sono convinti che questa attività di ricerca sia molto importante. Essa infatti favorisce lo sviluppo di un mercato innovativo quale il Mobile & Wireless nel nostro Paese, all’interno del quale operano, oltre a molte aziende multinazionali, numerosi operatori italiani, alcuni dei quali molto specializzati e in grande crescita, oltre che con giuste ambizioni di proporre le proprie soluzioni evolute, al di fuori dei confini nazionali.